Gaeta
Between history and myth
Tra questi, Il Santuario della SS.ma Trinità, detto anche della Montagna Spaccata, in genere molto frequentato dai turisti, costruito nell’XI secolo in un luogo naturale e incastonato nel contesto di tre caratteristiche fenditure della roccia.
Il percorso, oltre al Santuario della SS. Trinità, prevede anche una sosta alla bellissima “Grotta del Turco”.
Il luogo è collegato sia alla cultura religiosa sia ad alcune credenze popolari. Fra queste, c’è quella che narra dell’impronta della mano di un marinaio turco impressa su una roccia.
Presso il Santuario, visitato in passato da numerosi santi, ci sono anche un corridoio della Via Crucis, una Cappella del Crocifisso ed anche un convento dove sono conservati alcuni quadri di Sebastiano Conca (pittore nato a Gaeta nel 1680) ed altri artisti. Anche nella chiesa non mancano quadri e statue di un certo pregio e valore. Da diversi punti del santuario, che è stato nel tempo accuratamente restaurato, si può ammirare il paesaggio del golfo di Gaeta, il celebre Castello Angioino, ad oggi aperto e visitabile, ed anche la famosa spiaggia di Serapo, con il suo panorama mozzafiato.
Non è distante da questi luoghi il mausoleo di una villa romana che sarebbe appartenuta a Lucio Munazio Planco. Il monumento circolare, restaurato nel 1957 dopo il suo utilizzo a fini bellici, conserva alcune iscrizioni originarie. Una tradizione di epoca romana stimava che nel promontorio si trovasse la tomba di Caieta, nutrice di Enea.
La zona è inclusa nell’area protetta di Monte Orlando che fu istituita dalla Regione nel 1986 ed ha un’estensione di poco superiore ai 50 ettari.
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